Contro la politica del «molto parlare e poco fare», in risposta a «promesse da campagna elettorale mai mantenute», stanchi di aspettare il «Patto per Lido siglato solo su carta», alcuni cittadini hanno deciso di mettere in piedi il Comitato "Pro Marina". Con l'obiettivo di raccogliere le 5 mila firme necessarie ad ottenere l'autonomia amministrativa di una Circoscrizione che ha nei numeri e nei disagi il peso di un vero Comune, i membri del nascente movimento si sono incontrati ieri per illustrare agli abitanti il come ed il perché di tale iniziativa. Dopo aver preso visione che «anche i cosiddetti amministratori "marinoti" in diverse sedute di consiglio comunale hanno rigettato istanze che favorivano Lido - hanno sostenuto i membri del comitato "Catanzaro Marina" - come l'istituzione di un capitolo specifico a favore degli esercenti delle attività balneari, il miglioramento della viabilità mediante lo studio e la definizione dell'area camper a Giovino, l'istituzione di un capitolo specifico a favore dei pescatori. Per questo siamo giunti alla conclusione che sia arrivato il momento di fare qualcosa di concreto. La zona sud da troppi anni è abbandonata a se stessa. Manca una programmazione per lo sviluppo turistico, il Porto è ancora incompiuto, la Pineta di Giovino attende di esser ultimata, i quartieri di Corvo, Aranceto e Barone hanno mille problemi mai risolti e c'è l'escalation della criminalità». Massimo Gualtieri, rappresentate del Comitato, sostiene l'urgenza di un provvedimento che, senza aumentare i costi della politica, permetterebbe a Lido di essere un Comune a sé, grazie alla legge regionale del 5 aprile 1983. L'incontro è servito a ricordare ai cittadini favorevoli all'istituzione del nuovo comune - che dovrebbe comprendere il territorio della vecchia ottava circoscrizione da Fortuna a Barone - che la raccolta firme partirà domani e durerà per circa sei mesi, a scadenza dei quali occorrerà avere raccolto quelle migliaia necessarie a portare avanti l'istanza. Al mattino si firmerà in piazza Anita Garibaldi, nel pomeriggio sul lungomare. Successivamente i sostenitori della scissione si muoveranno nei quartieri interessati per continuare la raccolta adesioni.